Impianto elettrico del camper: cosa devi sapere…se non ne sai niente!

Sei un esperto elettricista?

Sai bene cosa si intende per 12V, inverter, pannelli solari e fusione nucleare?

Allora lascia perdere questo articolo. Sarebbe troppo semplice per te…anche se non sai niente della fusione nucleare. 🙂

In questo articolo proverò a dare un’infarinata generale su cosa ognuno dovrebbe tenere a mente quando si parla di impianto elettrico del camper.

Premetto che non sono assolutamente un Senior Electrician, quindi qualsiasi critica, suggerimento o aiuto saranno sicuramente ben accetti (i commenti servono a questo no?!).

Un vecchio e sconosciuto crucco una volta disse:

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.

ALBERT EINSTEIN

Con tutta la buona volontà non credo di saper spiegare come fare l’impianto elettrico di un camper a mia nonna…

O forse lo saprei anche fare…ma lei non capirebbe comunque 🙂

Torniamo a noi.

Questo sarà un articolo molto basico.

⚡Hai il mal di testa per l’impianto elettrico?⚡

IMPIANTO ELETTRICO DEL FURGOVAN

Per progettare, realizzare e migliorare l’impianto elettrico del tuo camper. In modo facile 😉

Ti parlerò dei componenti principali dell’impianto elettrico del camper (secondo me) e di come e cosa valutare quando devi costruirlo da zero.

Let’s get started!

L’impianto elettrico del camper è davvero necessario?

“Ma come Valerio…l’articolo sull’impianto elettrico del camper, e mi dici che non è necessario?”

Come sai bene su questo blog si parla maggiormente di furgoni camperizzati e di camper fai da te.

Tutto quello che costruisci lo fai solamente se ha un valore ed un’utilità per il tuo camper.

Si può vivere senza elettricità?

HELL YES 😉

Soprattutto se intendi usare il camper per brevi gite del fine settimane.

O meglio ancora se pensi di stare sempre in campeggi attrezzati con l’attacco per la luce. A quel punto ti basta una prolunga e puoi anche fare a meno di un impianto elettrico a bordo.

Ma allora perché tante storie con questo impianto elettrico?

Bhè poter caricare il cellulare, accendere le luci o avere un frigorifero in funzione significa essere più indipendenti dalla rete fissa e quindi più off-grid (quanto mi piacciono gli inglesismi).

Se sei un vero hippy, non hai uno smartphone (non ci crederà mai nessuno) e la notte preferisci stare al chiaro di luna, allora non andare avanti a leggere che ti annoierai solamente.

Se invece sei pronto ad entrare nel mondo di elettroni e campi elettromagnetici vai pure avanti.

PS: non farti spaventare dal nome che ho dato al prossimo capitolo. Lo sai che ogni tanto mi prendono le manie di grandezza. 🙂

Teoria universale sul differenziale elettrico e sul potere cosmico della corrente

Veramente?

Cioè veramente stai leggendo queste righe nonostante il titolo avrebbe spaventato qualsiasi aspirante ingegnere elettronico?

Ok you rock!

Vediamo qual è, secondo il mio modesto parere, l’unica formula di cui non puoi veramente farne a meno:

Ah = PT/V

In che senso?

Vuoi camperizzare un furgone?

da furgone a baita su ruote

Se stai cercando ispirazione, idee e suggerimenti pratici per trasformare un furgone in un camper, allora sei nel posto giusto.

Ah è la carica elettrica (si misura in Ampere per ora), V è il voltaggio (si misura in Volt), P è la potenza (si misura in Watt) e T il tempo (in hour…ore in inglese).

Con questa semplice relazione puoi fare da solo i conti per capire come dimensionare la batteria servizi per esempio.

Gli ampere-ora rappresentano la riserva di energia immagazzinata nella batteria e con quella devi fare i conti.

Per esempio un faretto LED 12 Volt tipico da camper richiede una potenza di circa 2.5 Watt per funzionare. Quanta carica elettrica devi avere per avere il faretto accesso per un’ora? (Classico esercizi di fisica 1)

Ah = 2.5 Watt * 1 h/ 12 Volt = 0.21 Ah

Ok ok, qui mi fermo che la matematica sta prendendo il potere qui.

Per concludere…dove la prendi questa carica elettrica? Dalla batteria.

È chiaro quindi che grande batteria significa grande carica elettrica e quindi tanti faretti LED.

Se sei interessato ad approfondimenti o ad altri articoli tecnici/matematici scrivimi nei commenti.

Sappi che mi inviti a nozze. 🙂

L’impianto elettrico base che ogni camper che si rispetti dovrebbe avere

Vediamo ora i componenti necessari per un impianto elettrico veramente base base, solamente a 12 V.

Questo sarà il fondamento su cui poi andare ad aggiungere altri componenti.

Un lavoro fatto bene significa che il progetto sia messo nero su bianco da subito.

Con il calcolatore per le dimensioni della batteria servizi puoi fare una stima di tutti i carichi che prevedi sull’impianto elettrico e calcolare quindi la dimensione della batteria servizi.

Batteria servizi

La batteria servizi è la batteria dedicata solamente ai carichi elettrici nell’abitacolo del camper.

Da non confondere con la batteria starter del veicolo.

Quella serve solamente a far partire il camper e non dovrebbe essere utilizzata per niente altro…

non vorrai ritrovarti con la batteria scarica in mezzo ad un bosco di notte vero?

La batteria servizi è la riserva di energia del camper. Più è grande e più dispositivi possono essere collegati ed utilizzati per un tempo maggiore.

La batteria servizi è quella che maggiormente determina l’autonomia del camper.

Una volta che la batteria è scarica non puoi più usare l’impianto elettrico…game over!

Batteria servizi del camper
Batteria servizi del camper

Come fare per ricaricare la batteria?

Per un semplice impianto elettrico di un furgone camperizzato ti consiglio due semplici soluzioni:

  • caricabatteria 220 V – 12 Volt;
  • relé sensibile al voltaggio (Voltage Sensitive Relay).

Caricabatteria

Il caricabatteria è un dispositivo che prende come input la corrente a 220 V, dalla presa di casa o dalla presa elettrica nei campeggi, e la trasforma a 12 V per ricaricare la batteria servizi.

Molto semplice, molto economico e anche benefico per la batteria. Il caricabatteria infatti prevede dei cicli di ricarica che solitamente allungano la vita della batteria.

Lo svantaggio è la poca indipendenza.

Una batteria servizi può darti solitamente un’autonomia da 1 a 3 giorni (dipende dalla dimensione e dall’uso che ne fai). Dopo di che devi per forza trovare un attacco della corrente e ricaricarla.

Relé sensibile al voltaggio

Il VSR (Voltage Sensitive Relay) è invece un dispositivo che automaticamente apre e chiude dei collegamenti (per questo si chiama anche attacca-stacca).

Si collega all’interno del camper tra la batteria del veicolo e la batteria servizi.

Quando il motore è acceso, l’alternatore del camper porterà la tensione a circa 14 V per ricaricare la batteria del motore. Il VSR “sente” questo aumento di tensione e apre il collegamento con la batteria servizi.

L’alternatore si trova quindi a caricare entrambe le batterie mentre è in funzione.

Quando si spenge il motore, la tensione scende a 12 V ed il VSR chiude il collegamento, isolando la batteria servizi e impedendo quindi di scaricare accidentalmente la batteria del veicolo.

Il vantaggio è la completa indipendenza dalla rete fissa a patto però di percorrere lunghi tragitti con il camper per permettere all’alternatore di caricare completamente entrambe le batterie.

Questo sistema funziona solamente con una batteria servizi molto modesta.

Il problema infatti è sovraccaricare troppo l’alternatore che rischierebbe di surriscaldarsi e bruciarsi.

Questo è il metodo principale che usiamo sul nostro Ducato camperizzato.

Unire tutti i pezzi

Cosa manca?

Bhé come unire tutti questi componenti.

Collegamenti dell'impianto elettrico del camper
Collegamenti dell’impianto elettrico del camper

Abbiamo quindi una batteria e un modo per caricarla. Dobbiamo ora fare tutti i collegamenti elettrici e prevedere come utilizzare l’impianto elettrico del camper.

Avrai sicuramente bisogno di cavi elettrici, fusibili, interruttori, prese a 12 V e chi più ne ha più ne metta.

Ti consiglio di non sottovalutare per niente questi piccoli componenti, soprattutto dal punto di vista del budget.

In un attimo puoi arrivare a spendere più di accessori che di batterie.

Per i più smaliziati: l’impianto elettrico del camper che non deve chiedere mai

Sí, sí lo so che stavi aspettando questa parte.

Buttare nel furgone camperizzato una batteria e un caricabatterie non è troppo complicato (…voglio vederti a fare tutti i collegamenti).

Ma cosa manca per avere un impianto elettrico nel camper degno di questo nome?

Inverter…e ti senti subito a casa

L’impianto base prevede solamente un circuito a 12 Volt.

Ma la maggior parte dei dispositivi elettrici funzionano a 220 V: caricatore laptop, TV, frullatore…

Se vuoi sentirti veramente a casa devi prevedere anche un impianto a 220 V.

Proviamo a fare un altro conto di carica elettrica questa volta con la corrente a 220 V. Vuoi usare un frullatore la mattina per fare il tuo bel smoothie, quanta riserva di batteria ti serve?

Considera una potenza di 400 Watt per circa 1 minuto (0,0166667 ore):

400 W * 0,0166667 h / 220 V = 0.03 Ah

…non tanto alla fine 🙂

L’inverter è quel dispositivo che trasforma la tensione da 12 V a 220 V.

Ce ne sono di tutti i tipi e forme. Ci sono però due cose che devi tenere a mente:

  • scegli la potenza dell’inverter in base alla potenza dei dispositivi che effettivamente utilizzerai nel camper;
  • scegli sempre inverter con onda pura sinusoidale. Lo so il nome è molto complicato, ma questo assicura una corrente pulita per qualsiasi dispositivo tu voglia usare.

Pannelli solari: che la forza del sole sia con te

Nell’impianto elettrico base ti ho suggerito due metodi molto semplici ed economici per caricare la batteria servizi.

Sia il caricabatterie a 220 V che il VSR hanno pro e contro.

I pannelli solari riescono ad unire i vantaggi di entrambi questi metodi.

Impianto elettrico del camper con pannelli solari e batteria servizi
Impianto elettrico del camper con pannelli solari e batteria servizi

Assicurano una indipendenza dalla rete fissa (a patto che ci sia un pò di sole) e funzionano anche quando il camper è fermo.

Il problema è che sono molto costosi, l’installazione non è affatto banale ed in generale tutto il collegamento ed il dimensionamento dei pannelli solari e della batteria servizi è piuttosto complicato.

Se voi usare un kit pannelli solari e batteria servizi già dimensionato, progettato e testato ti consiglio il kit della Goal Zero.

Con un solo dispositivo hai una batteria servizi, inverter, caricabatteria e controllore per i pannelli solari.

Frigorifero a 12 V

Gli elettrodomestici che intendi inserire nel tuo furgone camperizzato dipendono molto da te.

Secondo me il frigorifero è il più importante…la TV la vediamo sempre, almeno in viaggio lasciamola a casa dai. 🙂

Il frigorifero nel camper è un assetato divoratore di energia.

A casa non ce ne accorgiamo perché nella rete fissa c’è sempre disponibilità di corrente, ma nel camper dobbiamo fare bene i conti con la batteria servizi.

Ti consiglio i frigoriferi ottimizzati per lavorare a 12 V che consentono quindi di evitare il passaggio per l’inverter ed ottimizzare l’energia disponibile.

Esistono anche i frigoriferi trivalenti che funzionano a 220 V, 12 V e anche a gas. Esatto a gas.

Quindi anche un bombolone del gas può evitare di sovraccaricare l’impianto elettrico.

Più batterie = più autonomia

Non è un vero componente in più, ma in generale più un impianto è complesso e grande e più batterie servizi servono.

Ti consiglio di usare più batterie servizi di dimensioni ridotte rispetto ad una sola di dimensioni enormi.

Se per il tuo impianto ti serve una batteria da 300 Ah, io acquisterei due batterie da 150 Ah e per collegarle poi in parallelo (negativo con negativo e positivo con positivo).

Il vantaggio è che se una batteria si danneggia, compromette solamente metà riserva energetica. Se invece si guasta l’unica batteria da 300 Ah…

Luci led

Non si tratta di un componente particolarmente esotico lo ammetto.

Però dai, fare tutto l’impianto elettrico, circuito 12 V, circuito 220 V, ecc…e poi non prevedi delle luci da accendere con un bel pulsantino?

Per me un semplice impianto luci è un must to have in ogni camper.

Anche qui ti consiglio delle luci LED a 12 V con basso consumo energetico (meno di 3 Watt) e magari anche con dimmer per regolare l’intensità luminosa (e quindi il consumo).

Conclusioni

Quello che hai appena letto è solo una vaga infarinatura di quello che ti serve sapere per l’impianto elettrico del tuo camper.

Non ho voluto annoiarti troppo con discussioni approfondite e schemi tecnici.

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.

Magari sei già pronto per roba più “hard” 🙂

Nel frattempo ti lascio qui qualche altra risorsa utile:

SCARICA LA GUIDA PER L'ISOLAMENTO TERMICO

La guida che racchiude tutti i segreti dell’isolamento termico per un furgone camperizzato o un camper.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

55 commenti su “Impianto elettrico del camper: cosa devi sapere…se non ne sai niente!”

  1. Ciao Valerio, grazie per le tue spiegazioni super chiare (e simpatiche) anche per uno come me che non ne sa un fico secco… avrei una domanda..premetto vorrei prendermi un camper per girare e viverci sopra non per fare le vacanze e vorrei renderlo il più possibile autonomo .. se metto su il kit della Goal Zero collegato ai pannelli poi posso attaccare in parallelo anche una batteria servizi tipo fiam? o è meglio prendere due kit goal zero? Grazie mille in anticipo!

    Rispondi
    • Ciao Francesco,
      ti direi che i kit tutto in uno hanno senso se li usi o come backup o come impianto mobile. Se già l’idea è fare un mix allora te lo sconsiglio. Inoltre se l’idea è viverci stabilmente, un impianto elettrico ben fatto può fare davvero la differenza.

      Rispondi
  2. Buonasera, chiedo scusa in anticipo ma quando si disconnette un impianto si dice che il circuito si apre, non si chiude, non da confondersi con l’impianto idrico. Se il circuito si chiude la corrente passa al contrario se si apre. Saluti

    Rispondi
  3. buongiorno e grazie per il blog, tutto molto interessante.
    volevo solo fare una domanda: io ho 2 batterie da 100 Ah in parallelo che vanno alle bus bar positivo/negativo che poi vanno ai servizi: devo collegare un negativo di una batteria anche a massa? chiedo perchè noto che quando stacco l’interruttore generale c’è un certo ritardo prima che si scolleghi tutto, quindi ho pensato che potesse essere un “ritorno” di energia dai negativi.
    grazie mille per le risposte. a presto!

    Rispondi
    • Ciao Luigi,
      collegare il negativo della batteria sul telaio è una buona norma ma non è obbligatorio.
      Il ritardo può essere dovuto a qualche dispositivo collegato che fa da condensatore e conserva un può di energia anche quando stacchi tutto.

      Rispondi
  4. Ciao, ti volevo chiedere gentilmente se tu mi potessi dare qualche informazione a livello di normative più che a livello tecnico. Vorrei anch’io camperizzare un furgone, ma purtroppo non sto trovando dei documenti che spieghino quali siano i requisiti che deve avere l’impianto elettrico. Sto parlando ad esempio di fusibili e salvavita. Tu che componentistica di sicurezza hai utilizzato?
    Grazie in anticipo e complimenti per i tuoi lavori!!

    Rispondi
  5. Ciao, ho letto questo articolo, perchè poneva la stessa domanda che mi stavo ponendo anch’io, ovvero: “Serve davvero la corrente sul camper”. Ecco, pur non volendo essere così radicali, ci rendiamo conto che la gente a volte è davvero esagerata? In fondo, un impianto casareccio, che da un banale pannellino elettrico con qualche uscita ( ma anche una ciabatta, perché no?😊che smisti la corrente generata da tre-quattro batterie in serie, ai vari servizi, lo potrebbe fare davvero anche mia nonna…invece le persone si complicano la vita. Poi oggi, con quelle stringhe LED telecomandate che esistono in commercio, puoi trasformare il camper in un albero di natale con pochi spiccioli! Per non parlare poi di quelle manie di grandezza relative a frigoriferi da novanta litri et similiae…Ma davvero uno sceglie la vita nomade e libera, per tornare ad essere schiavo della cucina, degli elettrodomestici, dei campeggi, delle lavate di piatti ecc ecc.? Sprecano tanto di quello spazio vivibile su certi camper di auto-costruzione e tanto di quel denaro in inutili cianfrusaglie che “levati”…Il serbatoio per le acque potabili😪Ma se il novanta per cento della gente, a casa non beve neppure quella del rubinetto! Una cassa di bottiglie da un litro e mezzo occupa un quarto dello spazio e forse non mi bevo arsenico. Scusate la lungaggine, ma era tempo che volevo sfogarmi.

    Rispondi
    • Grande Alex!
      Sono d’accordo con te con ormai camperizzare un furgone viene inteso come ricreare tutte le comodità che abbiamo a casa o che ci sono sui camper da 50 mila euro. Va bene, è giusto e corretto. Ma alla fine anche un po’ di sano minimalismo non fa mai male…soprattutto al portafoglio 🙂

      Rispondi
  6. Ciao Valerio, se io volessi accendere e spegnere una striscia led 12v, da più punti del van, per esempio 4 punti, so che devo utilizzare un relè passo passo, ma non so quale tipo usare. Tu sapresti indicarmi un link di un relè appropriato? Grazie e buone feste

    Rispondi
  7. Ciao Valerio, grazie per l’articolo, almeno riesco a farmi 2 calcoli del consumo dei singoli dispositivi!

    Approfitto per chiederti una cosa: premetto che ho 2 batterie di servizio collegate in parallelo ed un pannello solare, l’impianto elettrico che ho sul camper, carica sia la batteria del motore che le 2 batterie di servizio attraverso il pannello solare, l’alternatore e la 220v. Purtroppo ho notato che a differenza di quando è in funzione l’alternatore o la corrente a 220 v, con il solo pannello solare non riesce a caricare anche la seconda batteria di servizio.
    Secondo te posso attaccare direttamente il mantenitore di batteria alle batterie di servizio? logicamente una alla volta, oppure rischio di far danni e rompere qualche centralina?

    grazie per la disponibilità
    ciao
    Massimo

    Rispondi
    • Ciao Massimo, devi capire prima di tutto di che dimensioni sono il pannello e le batterie. A naso direi che il pannello è piccolino e non ce la fa a caricare le batterie (ma dipende anche da quanta luce prende il pannello).

      Rispondi
  8. Buon giorno non mi funziona più il comando elettrico per la regolazione della visuale dello specchietto retrovisore esterno sx può essere saltato il fusibile? Perchè quello dx funziona ma i fusibili sono 2? Uno per il dx uno per il sx ? Grazie.

    Rispondi
  9. ciao,
    post interessante! volevo chiedere un parere: il parallelatore tra batteria motore e batteria servizi riesce a garantire la carica ottimizzata della batteria servizi (profilo mantenuto da un caricabatterie o da un regolatore di carica del pannello solare) oppure fa da alimentatore puro e semplice? C’è pericolo che rovini un po’ la batteria servizi? da ultimo: è possibile parallelare una batteria al piombo normale con una AGM? grazie mille

    Rispondi
    • Ciao Alfredo,
      assolutamente no. Il parallelatore fa solo da interruttore per far passare la corrente generata dall’alternatore del veicolo. Questo produce una semplice corrente ad alta tensione (14-15V). Un semplice alternatore da auto non ha tutte le accortezze di un caricabatteria ad hoc con i cicli di carico ecc.
      Pericolo che rovini la batteria? Sì, non si tratta certamente del metodo più indicato in un impianto ben fatto.

      Rispondi
  10. Ciao Valerio,
    a breve inizieró la costruzione di un camper 4×4 su base Ford F-250. L’impianto elettrico é ben disegnato, peró mi manca una risposta soddisfacente sul funzionamento del regolatore MPPT per la carica dei pannelli solari, in particolare per quanto riguarda l’uscita LOAD.
    Vedo in giro due tipi di soluzioni:

    1) Utilizzando solo l’uscita per le batterie, ovvero, tutta l’energia in uscita dal regolatore va alle batterie e da queste viene poi prelevata per alimentare i servizi a 12V e 220V tramite inverter. In questo caso l’uscita LOAD del regolatore non viene utilizzata.

    2) Utilizzando l’uscita per le batterie per caricare le batterie (ovvio), ma collegando tutti i servizi a 12V esclusivamente all’uscita LOAD del regolatore. Cosí facendo, mi aspetto che:
    A) Mentre i pannelli producono energia (in un bel giorno di sole) e le batterie sono giá cariche (in fluttuazione), il regolatore sia in grado di inviare l’energia in eccesso direttamente all’uscita LOAD, cioé che in questo caso i servizi collegati all’uscita LOAD siano alimentati da un’energia che, per cosí dire, “non passa” per le batterie.
    B) Quando invece i pannelli non producono energia (di notte), il regolatore sia capace di “fare da ponte”, cioé prelevare l’energia disponibile nelle batterie e inviarla ai servizi attraverso l’uscita LOAD.

    Ora il mio dubbio é questo: un buon regolatore MPPT funziona davvero cosí..? Se dovessi progettarne uno lo farei in questo modo, ma il dubbio rimane e per ora non ho trovato una risposta definitiva. Tu cosa ne dici..?

    Il vantaggio della soluzione nr 2 é evidente: durante i giorni di sole, i servizi (frigorifero 12V, climatizzatore, ecc.) verrebbero alimentati senza “scomodare” le batterie, riducendone il numero di cicli di carica/scarica e quindi aumentandone significativamente la vita utile.
    Nel mio caso questo sarebbe ancor piú vero perché il sistema é generosamente dimensionato, con 1200W di pannelli sul tetto e 720Ah di batterie stazionarie: questo significa, con carichi modesti, non usare mai piú del 30% delle batterie, quindi in una giornata di sole riportarle al 100% prima di mezzogiorno. E anche perché vivo in Brasile, dove il sole di certo non manca…
    Ciao e grazie.
    Luca

    Rispondi
    • Ciao Luca e grazie mille del tuo lungo commento.
      Sai che non lo so?!
      Io sarei andato direttamente per l’opzione 1 non avevo mai preso in considerazione l’ipotesi di saltare la batteria. Credo serva sempre una sorta di bacino di energia che modula la richiesta dell’impianto. Ma magari un buon MPPT funziona veramente come dici tu.

      Rispondi
  11. Ciao Valerio,
    grazie per il post. E’ poi arrivato >”Arriverà un bel posto sul collegamento elettrico tra le batterie 😉”?
    Grazie mille
    Linda

    Rispondi
  12. Ciao Marco, complimenti per l’articolo, io però vorrei saperne qualcosa di piu’. sarebbe bello poter avere uno schema semplice di collegamento, come nel mio caso, tra batteria motore, due batterie servizi, pannello fotovoltaico, alternatore, caricabatterie, regolatore di tensione del pannello fotovoltaico. Te lo chiedo perchè a me hanno consegnato il camper dicendomi di staccare, quando in rimessaggio coperto, il fusibile che mi hanno installato sul pannello fotovoltaioco (posizionato sotto il sedile), ma se lo faccio il Meter SDC mt mi va in errore indicandomi l’assorbimento da una sola batteria, mentre io invece mi sarei aspettato entrambe staccate. insomma non ci ho capito granchè, inoltre mi hanno anche collegato dei fusibili alle batterie di servizi (2 AGM) indicandomi di staccarle per soste prolungate. Ho un po di confusione. Grazie !

    Rispondi
    • Ciao Salvatore e grazie per i complimenti.
      Chiaramente ogni impianto è a sé ma sono d’accordo che potrei scrivere un altro articolo con qualche altra indicazione utile 😉

      Rispondi
  13. Ciao, nel mio camper il negativo è fissato al pianale del mezzo, capisco che è molto più semplice ma le correnti che circolano non danno fastidio? Il pianale ha una resistenza elettrica così bassa da non creare caduta di tensione e di potenza?

    Rispondi
  14. Ciao, i consigli sono molto importanti ed utili, ma più utile di tutto sarebbe poter guardare un tutorial con cui realizzare un impianto elettrico base, con e senza pannello solare

    Rispondi
    • Ciao Luca, grazie mille di aver scritto. Stiamo ristrutturando le email e parte del sito. Ancora qualche settimana e dovremmo riattivare tutto.
      Grazie ancora e scusa il disagio.

      Rispondi
  15. ciao, sono nuovo di questo blog.
    informazioni molto molto utili, ma si può fare l’impianto senza batteria di servizio?
    ho un furgone piccolo piccolo e mi servirebbe una soluzione per avere corrente (poca) quando è fermo per carica cell e frigo, però, se è possibile senza batteria. esiste qualcosa?
    grazie mille

    Rispondi
    • Ciao Alberto,
      potresti attaccarti direttamente alla presa accendisigari nel cruscotto e usare la batteria del veicolo ma occhio a non scaricarla tutta sennò non riparti 🙂

      Rispondi
  16. salve,ti ringrazzio per quello che finora oh letto molto interesante ,sto incominciando a fare un mio Van e mi servira diverso tempo e info percio sono contento di poter avere aiuto da persona con i mie stessi passatempi ,tu da esperto ed io da neofita,alla prossima grazie

    Rispondi
  17. Quando viaggio o collego la 220v nella cabina formano delle esalazioni che rende l’aria quasi irrespirabile. Ho già sostituito la batt servizi, in forma minore ma si sente ancora. ARCA 695

    Rispondi
  18. buongiorno Valerio , faccio spesso una domanda e mi rispondono tutti in modo diverso , da come scrivi sei un tecnico per cui la faccio anche a te .
    ho un carthago che tengo sempre in capannone collegato alla rete 220 , va bene o sarebbe meglio tenerlo staccato ?
    grazie

    Rispondi
    • Ciao Nicola,
      prendi la mia risposta come un consiglio più che un parere di un tecnico (che non sono 🙂 ).
      Io potendo lo lascerei sempre attaccato. La vita di una batteria servizi a scarica lenta è determinata dai cicli di carica/scarica, quindi se la lasci sempre collegata e sempre al 100% praticamente non stai “consumando” un ciclo di carica/scarica.

      Rispondi
  19. Mi rendo conto che ho scritto una inesattezza (è un errore ortografico dovuto al fatto che stavo dettando 😀 ). Quello che volevo dire è: poste semplicemente collegare la linea a 220 volt del camper sia alla spina dove mi attacco alla rete fissa (a Monte del caricabatterie), sia all’inverter, e quando sono attaccato alla rete semplicemente corrente arriva dalla rete senza passare per quest’ultimo oppure devo prevedere qualche circuitazione particolare?

    Rispondi
    • Ciao Gianni,
      certo, basta che fai un ponte sulla corrente in ingresso.
      Ti allego un’immagine per farti capire meglio. Praticamente devi aggiungere un circuito in cui salti completamente tutto l’impianto (caricabatteria-batteria-inverter) e vai direttamente alle utenze, ma allo stesso tempo continui a caricare la batteria servizi.
      In questo modo puoi spegnere l’inverter e usare la corrente a 230 V direttamente dalla rete.

      Dimmi pure se ho capito male.

      circuito impianto elettrico con inverter

      Rispondi
      • Ciao,
        hai capito bene la mia domanda ma non è che così facciamo un bel botto? 😀

        Ok, salto tutto prima del caricabatteria (magari prima posso andare direttamente al frigo se ho un trivalente/bivalente che voglio alimentare dalla 220V solo se sono on grid, altrimenti va direttamente a 12V o a gas) il punto è che facendo come nello schema l’inverter non è isolato quindi non ho il rischio che rischio di dare tensione in ingresso all’uscita dell’inverter?
        Ho cercato un po’ a giro e alla fine ho trovato due soluzioni: quella semplice (metti un deviatore e scegli se andare con inverter o rete) oppure metti un relè che stacca l’inverter quando arriva tensione da fuori, qui lo schema: http://www.m48.it/relecamper.asp

        Rispondi
      • Buongiorno, post molto discusso, in pratica così diventa un ciclo continuo di ricarica, mi spiego meglio, se collegando l’inverter in parallelo alla linea di ingresso 220 esterna, si alimenta il caricabatterie che a sua volta carica le batterie, che a sua volta sono collegate all’inverter.

        Rispondi
  20. Ciao! Domandina: come mettere d’accordo caricabatteria e inverter? Mi spiego meglio: quando sono attaccato da rete fissa, non avrei bisogno dell’ inverter perché la corrente ha 220 volt la fornisce direttamente la rete. E desiderabile / necessario escludere l’inverter quando sono collegato alla rete
    ? Oppure collegando in parallelo la linea a 220 volt del camper con inverter e caricabatterie non ho problemi? Non so se mi sono spiegato bene 🙂

    Rispondi
  21. Ciao, ho trovato il tuo post interessante però le premesse erano diverse, almeno per come me lo aspettavo io, nel senso che credevo finalmente di aver trovato il post perfetto per un neofita come me di impianti e invece sono rimasto con l’amaro in bocca, ti spiego; mi aspettavo di trovare schemi semplici da seguire per fare i collegamenti elettrici in modo da scegliere che “accessori” aggiungere all’impianto e invece ho trovato il tuo post esattamente uguale a tanti altri in cui ti dicono cosa fare e perché ma rimangono sul vago senza darti veramente le istruzioni su come farlo..quindi il mio feedback è, simpatico il tuo modo di scrivere ma non efficace a livello pratico.
    Roberto

    Rispondi
    • Ciao Roberto e grazie mille per il tuo feedback.
      In realtà stavo aspettando proprio un responso dai lettori per capire come indirizzare gli altri post.
      So che questo è un articolo molto semplificato del reale impegno e lavoro che sta dietro l’impianto elettrico…ci siamo passati anche noi.

      Cosa ti interesserebbe quindi:

      • schemi elettrici?
      • come fare i collegamenti?
      • come disporre i cavi elettrici?
      Rispondi
      • Ciao,
        se posso rispondere io alla domanda che hai fatto a Roberto sarebbe utilissimo avere uno schema elettrico ma soprattutto una spiegazione su come fare i collegamenti, soprattutto quelli tra Batteria motore > attacca/stacca > Batteria servizi

        Personalmente ho chiara tutta la teoria e i componenti ma non saprei dove mettere le mani per arrivare dalla batteria motore a sotto il sedile o nel vano camper dove metterei la batteria servizi e cosa ci va in mezzo, compreso tipo di cavi ecc.. (so che chiedo tanto)
        Grazie!

        Rispondi
        • Ciao Simone e grazie del messaggio.
          Si devo dire che abbiamo ricevuto tantissimi messaggi su questo tema…sembra essere proprio una spina nel fianco.

          Arriverà un bel posto sul collegamento elettrico tra le batterie 😉

          Rispondi

Lascia un commento